Di Giuliano di Roma, fu portata in Ferentino ad appena sei anni, dopo essere rimasta orfana di madre in modo assai drammatico. Il Vescovo di Ferentino l’affidò alle cure delle monachelle del Conservatorio di S. Chiara della Carità. Maturata la vocazione religiosa, si fece suora nello stesso Conservatorio dove era stata accolta ed istruita; essendo maestra, si dedicò all’emancipazione delle ragazze dall’ignoranza senza distinzione di classe sociale. Per i disegni imperscrutabili della Provvidenza Divina a 46 anni uscì dalla clausura per affrontare una straordinaria missione di evangelizzazione presso le popolazioni islamiche d’Egitto al Cairo, dove aprì una casa non senza essere passata attraverso la rottura con la Casa Madre di Ferentino. Fondò un nuovo Ordine, quello delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, dette d’Egitto, al quale prima della morte della Madre la Casa di Ferentino si congiunse in un solo Ordine. Madre Caterina promosse un’opera altissima di emancipazione delle fanciulle dalla schiavitù e di soccorso per i bambini abbandonati (la vigna di S. Giuseppe) e per i derelitti. Segue il testo della lapide commemorativa apposta sulla facciata della casa madre della Congregazione fondata da Caterina Troiani.